Imprese e mercato

Innovazione, Assobiotec: costi farmaci sostenibili se risparmi restano in Ssn

La sostenibilità per il Servizio sanitario italiano dei costi dell'innovazione legati ai farmaci biotecnologici «si crea mantenendo i risparmi prodotti con le scadenze brevettuali all'interno del settore “farmaco”. Abbiamo perso negli ultimi anni 2 punti sul totale della spesa farmaceutica sostanzialmente assorbendo tutti i risparmi, avvenuti con la scadenza dei brevetti dei grandi prodotti di origine chimica, per attività che non sono né farmaco né sanità. Ovvero, abbiamo finanziato gli interventi per i terremoti o le missioni all'estero. Mentre i risparmi devono essere investiti in innovazione». Lo afferma Riccardo Palmisano, nuovo presidente di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, a margine dell'assemblea dei soci che si è svolta stamattina a Roma.

Palmisano è stato nominato oggi e resterà in carica fino al 2019. Succede ad Alessandro Sidoli, dal 2010 alla guida dell'Associazione che fa parte di Federchimica.

«Se un nuovo farmaco costoso riduce però i bisogni di cure, di diagnostica e di assistenza, ecco che queste spese devono essere dei vasi comunicanti. Quello che si risparmia deve essere riconosciuto poi al farmaco», spiega Palmisano, Ceo di MolMed Spa, società di ricerca e sviluppo quotata in borsa. Laureato in Medicina e chirurgia, ha lavorato in Gsk e Genzyme, ed è in Assobiotec dal 2008.

A ssobiotec Award 2016
L'assemblea annuale dell’associazione ha assegnato l'A ssobiotec Award 2016 a Emma Bonino per «la viva passione e il coraggio che hanno caratterizzato il suo impegno a favore della libertà di scienza; il suo essere sempre stata in prima linea nella battaglia per il diritto al progresso scientifico; la competenza e la determinazione con le quali ha sostenuto il valore dell'innovazione».



© RIPRODUZIONE RISERVATA